Banca centrale e token digitali: le dinamiche nel panorama cripto

“La Banca Centrale e la valuta digitale rappresentano un tema di grande interesse per molti paesi a livello mondiale. Circa nove banche centrali su dieci stanno valutando questa opzione”, è quanto emerge dal più recente report di Tokenise Europe 2025.

“Oltre la metà di tutte le banche centrali stanno sviluppando CBDC o conducendo esperimenti pratici, e oltre due terzi considerano plausibile o possibile l’emissione di una CBDC al dettaglio a breve o medio termine. La Banca Centrale Europea (BCE) è in prima linea, precedendo la Federal Reserve e altre banche centrali, con un progetto di euro digitale attualmente in fase di analisi. Tra le motivazioni citate, spiccano l’ascesa delle criptovalute e il mutamento dei comportamenti di pagamento in seguito alla pandemia. È importante sottolineare, tuttavia, che non tutte le banche centrali intendono emettere CBDC in forma di token. Rimane da vedere se i loro sforzi si dimostreranno fruttuosi e, soprattutto, innovativi”.

“In un’economia basata su token, molte delle funzioni attualmente svolte dagli intermediari finanziari potrebbero diventare superflue. Detto ciò, le banche possono ancora giocare un ruolo fondamentale nell’economia dei token futura. Le banche dovrebbero prepararsi alla tokenizzazione di asset (come stablecoin, immobili e titoli) e fornire un’infrastruttura appropriata. Dato che questo incarico si avvicina al loro ruolo attuale nel mercato e richiede competenze normative, le banche sono in una posizione favorevole per assumerlo. Inoltre, dovrebbero prepararsi per offrire ulteriori prodotti/servizi ai consumatori e alle imprese nell’ecosistema della tokenizzazione. Esempi includono la fornitura di portafogli, soluzioni di custodia e accesso a piattaforme di scambio di token. Allo stesso modo, le banche avranno un ruolo chiave nel rapporto con i clienti e dovranno garantire un alto grado di coinvolgimento dei clienti con la nuova tecnologia. L’integrazione della tokenizzazione nei prodotti, servizi e canali attuali (come le app bancarie) può quindi essere un fattore di successo determinante. Ad esempio, l’euro digitale potrebbe essere integrato nelle app/portafogli bancari esistenti invece di fornire un’altra app per i pagamenti dei consumatori. Le banche centrali dovrebbero collaborare con le banche commerciali per esplorare l’introduzione possibile di una CBDC per i mercati al dettaglio e all’ingrosso, focalizzandosi sui benefici globali per l’economia (token). Mentre i mercati dei capitali richiedono l’introduzione di una CBDC all’ingrosso cui accesso è limitato agli istituti finanziari regolamentati, una CBDC al dettaglio, come l’euro digitale, sarebbe una nuova alternativa di pagamento al dettaglio per i consumatori. Oltre a una CBDC, anche il concetto di moneta bancaria commerciale tokenizzata potrebbe colmare il vuoto per le applicazioni aziendali dei clienti aziendali. Il pagamento tokenizzato e programmabile potrebbe diventare la chiave per lo sviluppo di catene di approvvigionamento e processi automatizzati nell’industria 4.0. Nonostante questa non sia la loro esclusiva prerogativa, le banche e altri fornitori di servizi finanziari potrebbero sfruttare la loro esperienza nella standardizzazione di prodotti complessi sui mercati digitali. Potrebbero farlo creando token standardizzati e framework di risorse digitali, nonché specifiche tecniche per tecnologie di registro distribuito interoperabili. La standardizzazione permetterebbe di scalare le soluzioni tokenizzate all’interno del mercato europeo, consentendo alle aziende di creare casi aziendali interessanti per le loro offerte di token. Le banche centrali possono assistere le banche commerciali nel raggiungimento di uno standard europeo che supporti l’intera economia della tokenizzazione”.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com