La Commissione Europea continua a utilizzare il linguaggio orwelliano, impiegando una particolare terminologia (“contante”) e assegnandole inizialmente un significato addizionale (“euro digitale” = “contante”).
La Commissione Europea afferma che “La proposta ha l’obiettivo di garantire che il contante rimanga largamente accettato in tutta l’area dell’euro e che i cittadini abbiano un accesso adeguato al contante per effettuare pagamenti quando lo desiderano”.
“L’euro è stato un simbolo dell’unità e della forza dell’Europa sin dalla sua istituzione 25 anni fa.”
L’Euro digitale è destinato a essere una “valuta digitale della banca centrale” emanata dalla Banca Centrale Europea e disponibile per il pubblico generale. Sarebbe identico al contante, ma in forma digitale. Come il contante, ogni euro digitale posseduto dai consumatori sarebbe direttamente garantito dalla Banca Centrale Europea. Sarebbe distribuito a cittadini e imprese da banche e altri fornitori di servizi di pagamento.
Differentemente dalle criptovalute, l’Euro digitale sarebbe una moneta della banca centrale. La Banca Centrale Europea garantirebbe la sua sicurezza, il mantenimento di un valore stabile e lo scambio al valore nominale con euro in contante. Al contrario, gli asset criptovalutari possono subire significative oscillazioni di valore e il loro scambio in euro contante o anche in denaro bancario commerciale non può essere garantito.