La Nigeria (la massima Corte del Paese) ha ordinato lo stop alla strategia di sostituzione del contante, perché l’eliminazione del contante e la prevalenza esclusiva della valuta digitale hanno generato notevoli disordini. Le banconote di grande valore rimarranno in uso fino alla conclusione dell’anno.
La strategia governativa di adozione della CBDC verso una valuta esclusivamente digitale ha comportato, tra le altre cose, la sostituzione delle vecchie banconote, una decisione che ha prodotto un’importante carenza di liquidità nell’economia africana più rilevante, con lunghe file alle banche e proteste pubbliche.
Le file fuori dagli ATM e dalle banche sono ormai la norma, mentre attività quotidiane come prendere l’autobus o acquistare cibo sono diventate una vera sfida.
L’ultimo mese ha visto una contrazione del settore privato per la prima volta in quasi tre anni, con le aziende che hanno dovuto ridurre la produzione e tagliare i posti di lavoro a causa della mancanza di liquidità.
Nel 2021, la banca centrale della Nigeria ha lanciato l’eNaira, una versione digitale della sua valuta, la Naira. Un anno dopo, solo 1 persona su 200 (e la Nigeria è la nazione più popolata dell’Africa con 215 milioni di abitanti) utilizzava l’eNaira, le vecchie banconote sono state sostituite con le nuove Nira causando molti problemi.
L’iniziativa della banca centrale di sostituire le banconote da 200, 500 e 1.000 naira, avviata il 15 dicembre, ha stravolto la vita quotidiana nella nazione africana più popolata, dove solo il 60% delle famiglie ha accesso a un conto bancario, a causa della mancanza di nuove banconote.
La Corte Suprema ha deciso venerdì che il piano della Banca centrale della Nigeria di eliminare l’uso delle vecchie banconote entro il 10 febbraio era incostituzionale. I giudici hanno stabilito che le banconote dovrebbero restare in circolazione fino alla fine dell’anno.
Né i rappresentanti della banca centrale né il procuratore generale hanno risposto a una richiesta di commento sulla decisione.