Nemo: prima società italiana di illuminazione ad entrare nel mondo degli NFT

All’inizio di quest’anno, la società di progettazione e tecnologia dell’illuminazione Nemo ha annunciato di essere stata la “prima” società di design a rompere il mondo NFT: token non fungibile, una sorta di arte virtuale crittografata e scambiata su piattaforme da utilizzare in ambienti metaverse.

Lo ha fatto con una collezione di Luca Baldocchi, interior designer digitale. Baldocchi ha collaborato con Nemo per reinterpretare alcune delle iconiche soluzioni di illuminazione fisica del marchio in una “direzione metafisica”.

Sebbene l’acquirente possa essere interessato solo alla parte digitale, gli NFT di Nemo hanno i diritti sui disegni, i rendering e gli schizzi associati, raccontando così la storia dietro ogni parte.

A febbraio Nemo Lighting ha fatto il suo debutto nel mondo degli Nft con due opere digitali realizzate da Luca Baldocchi, digital art designer di SodlabStudio nonché pioniere nella creazione di progetti 3D a cavallo tra arte e design. È stato lui a reinterpretare in versione metafisica due icone del design: Nuvola di Mario Bellini e Potence Pivotante di Charlotte Perriand. Ne sono nate opere d’arte dagli accenti psichedelici e pop, protagoniste della mostra digitale Not For Today con cui l’azienda ha inaugurato il suo Nemo Virtual Museum, spazio espositivo virtuale che accoglierà mostre a rotazione, consentendo una fruizione interattiva delle opere.

I classici di Nemo sono stati inseriti in ambientazioni surreali e hanno inevitabilmente acquisito un nuovo potere del linguaggio: forse è possibile avviare una conversazione sulla connessione di alto valore tra realtà e virtualità.

“Da anni seguiamo l’arte illuminando mostre, chiese, gallerie” spiega Palazzari. “È un mondo che ci appartiene, e questo progetto è nato dalla voglia di sondare terreni ancora poco battuti. Se è vero che altri settori hanno già esplorato cryptovalute, blockchain e metaverso, non vale lo stesso per il design. Ma non possiamo fare finta che tutto ciò non esista perché ormai è entrato prepotentemente nella nostra vita quotidiana, occupando tempo e pensieri. Cercare di comprendere questo nuovo orizzonte virtuale non è più un’opzione. Eppure, spesso, è più comodo rifiutare le innovazioni piuttosto che mettersi in gioco e abbracciarle”.

L’azienda è una pioniera, come dice il suo nome, Nemo, personaggio del romanzo di Jules Verne, Ventimila leghe sotto i mari.

Nemo, fondata a Milano nel 1993 da Franco Cassina, è un’azienda di riferimento nel campo dell’illuminazione, un nome che affonda le proprie radici in una storia di innovazioni che da sempre ha ispirato il design italiano e internazionale. Di proprietà di Federico Palazzari dal 2012, oggi Nemo realizza la collezione “Masters”, una selezione unica di lampade progettate dai maestri del XX secolo come Le Corbusier, Charlotte Perriand, Vico Magistretti, Franco Albini e Kazuhide Takahama. Accanto a questi progetti Nemo si dedica anche alla realizzazione delle icone contemporanee collaborando con progettisti tra cui Mario Bellini, Jean Nouvel, Andrea Branzi, Bernhard Osann e Arihiro Miyake.

Nel 2020, con l’acquisizione della storica azienda torinese di illuminotecnica Ilti Luce, prende vita Nemo Studio che si impegna nel portare avanti la ricerca di soluzioni innovative per l’illuminazione architetturale nei settori del museale, retail e outdoor.

Oggi Nemo, con sede a Milano e filiali in Francia e negli Stati Uniti, ha una rete distributiva in più di 40 paesi.

Può interessarti anche: Come gli NFT cambiano il mondo

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com