Nel resoconto fiscale, partendo dal 2025, i contribuenti nel Regno Unito dovranno elencare esplicitamente gli asset digitali, e si prevede che ciò genererà un ulteriore gettito fiscale annuo di 10 milioni di sterline (12 milioni di dollari).
Le valute digitali saranno quindi classificate come una categoria separata nei moduli fiscali britannici. “Le modifiche renderanno più difficile per gli investitori ignorare le norme di rendicontazione e permetteranno alle autorità fiscali di incrociare i dati dei clienti con altre informazioni a loro disposizione”, ha dichiarato il direttore tecnico di criptovalute e asset digitali, Dion Seymour, presso la società di consulenza fiscale Andersen LLP ed ex guida della politica doganale HM Revenue & Customs per le risorse criptate.
Nel 2021, si stima che i guadagni da criptovalute nel Regno Unito abbiano raggiunto 8,16 miliardi di dollari, secondo il gruppo di ricerca blockchain Chainanalysis.
Il Tesoro ha annunciato che dal 2024 al 2025, i moduli del resoconto fiscale presenteranno una sezione specifica per individui e trust che hanno ceduto asset criptati. Attualmente, la vendita di criptovalute viene riportata insieme ad altre attività e detrazioni.
“L’inserimento delle risorse criptate come categoria separata nei moduli di dichiarazione dei redditi dal 2024 al 2025 sembra essere una mossa sensata che, si spera, permetterà all’HMRC di comprendere meglio le entrate derivanti dalle criptovalute… evitando confusioni inutili per i contribuenti”, ha dichiarato il partner del cabinet di contabilità Saffery Champness, Mike Hodges.
Il periodo di implementazione delle modifiche coincide anche con una riduzione significativa dell’esenzione per plusvalenze a £3.000 per gli individui e £1.500 per la maggior parte dei fiduciari entro il 2024-2025.
“Sottolineare la necessità di segnalare le transazioni in criptovalute contribuirà a sensibilizzare le persone sui loro obblighi in questo ambito”, ha affermato il vicepresidente del CIOT (Chartered Institute Of Taxation), Gary Ashford.